giovedì 20 aprile 2017

Leggere il bilancio - Rendiconto

L'argomento trattato trova la propria disciplina nel Titolo VI ("Rilevazione e dimostrazione dei risultati di gestione") del Testo Unico Enti Locali (Decreto Legislativo 267/2000).

Le immagini sottostanti (cliccare per ingrandire) sono tratte dai rendiconti riferiti rispettivamente agli anni 2014, 2015 e 2016.
I contenuti grafici sono relativi alle sole entrate.
Per l'anno 2014, l'unica variante con la sezione uscite è che quest'ultima differisce nei termini "impegni" al posto di "accertamenti" e "pagamenti" al posto di "riscossioni".
Per gli anni 2015 e 2016, invece, oltre alle due classiche differenze appena narrate, fra le spese vi è l'inserimento del fondo pluriennale vincolato.

Come è possibile vedere, i due modelli più recenti (2015 e 2016) hanno il medesimo disegno strutturale, mentre quello più datato (2014) presenta alcune diversità.
Iniziamo da questo.
Le sigle RS, CP e T significano rispettivamente (conto/)Residui, (conto/)Competenza e Totale.
Breve ripasso semantico: per residui si intendono le obbligazioni giuridicamente perfezionate (di entrata e di uscita) riferite ad esercizi precedenti e non ancora riscosse, mentre per competenza si intende l'insieme di obbligazioni giuridicamente perfezionate (se di entrata si chiamano "accertamenti", mentre se di uscita sono chiamate "impegni") relative all'esercizio di riferimento.

Alla voce "residui conservati e stanziamenti definitivi di bilancio" sono iscritti i residui presunti derivanti dagli esercizi precedenti e la previsione definitiva effettuata per quel capitolo.
Alla voce "conto del tesoriere - riscossioni", troviamo gli importi effettivamente riscossi dall'istituto tesoriere, i quali possono riferirsi al c/residui (riscossione di obbligazioni relative ad esercizi precedenti) o al c/competenza (riscossione di obbligazioni relative all'esercizio del rendiconto).
Alla voce "determinazione dei residui - residui da riportare" si iscrivono le somme che costituiranno residui negli esercizi futuri: alla sigla RS si riportano i residui conservati dagli esercizi precedenti che non sono stati riscossi dal tesoriere, mentre alla sigla CP si riporta l'ammontare di residui formatisi nell'esercizio del rendiconto.
Alla voce "accertamenti" abbiamo la rilevazione complessiva dei residui conservati giuridicamente esistenti (RS) e il totale delle obbligazioni perfezionate dell'esercizio chiuso (CP).
Alla voce "maggiori o minori entrate" abbiamo, per l'appunto, le eventuali maggiori o minori entrate rispetto ai residui conservati e agli stanziamenti definitivi.
Le lettere affiancate ad ogni componente del bilancio compongono le operazioni algebriche che conducono ai vari numeri.

2014










Per quanto riguarda i rendiconti 2015 e 2016, vi sono alcuni cambiamenti di forma rispetto alla versione 2014 in un'ottica di maggiore semplificazione.
La voce "residui attivi al 1/1/2015" sostituisce la "residui conservati", mentre "previsioni definitive di competenza" sostituisce la "stanziamenti definitivi di bilancio".
A queste due viene aggiunta anche la voce "previsioni definitive di cassa", la quale indica il totale delle obbligazioni che si prevede di riscuotere nell'esercizio di riferimento.
Le voci "riscossioni in c/residui" e "riscossioni in c/competenza" sostituiscono la "conto del tesoriere - riscossioni".
Le voci "riaccertamento residui" e "accertamenti (competenza)" sostituiscono la "accertamenti (residui e competenza)", che le racchiudeva entrambe.
La voce "maggiori o minori entrate di competenza" è data dalla differenza tra previsioni iniziali e accertamenti (competenza).
Le voci "residui attivi da esercizi precedenti" e "residui attivi da esercizio di competenza" sostituiscono la "determinazione dei residui - residui da riportare".

2015 e 2016 (entrate)








2015 e 2016 (uscite)






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