Questa mattina ho presentato la mozione che trovate sotto.
Considerando che nel 2015, dopo il collocamento a riposo di un operaio comunale, vi sarà un risparmio di circa 30.000 euro, ho pensato che questa somma potesse essere utilizzata per sostenere il reddito di coloro che, al momento, si trovano senza, oppure lo hanno ma è basso, attraverso l'utilizzo dei buoni Voucher, quindi del cosiddetto "lavoro accessorio".
La proposta è semplice: contributi economici in cambio dello svolgimento di attività socialmente utili.
Senza maggiori oneri per i contribuenti, ma semplicemente riutilizzando le risorse, si ha la possibilità di fornire un aiuto concreto a chi è disoccupato, inoccupato o percettore di ammortizzatori sociali.
Il principio e lo spirito di tale proposta sono riassumibili in quattro parole: "Nessuno deve rimanere indietro".
Si tratta già della seconda mozione che ho presentato in tale ambito (la prima, bocciata dalla maggioranza, era quella sulle indennità e i gettoni di presenza, da ridurre e destinare ai contributi per le famiglie).
L'obiettivo è sempre il solito: costruire un Ente veramente vicino ai cittadini, soprattutto a coloro che si trovano (temporaneamente) in difficoltà.
Ecco a voi il testo.
Oggetto: CONVERSIONE DELLA CONGEDATA UNITÀ LAVORATIVA E DELLE RISORSE RISPARMIATE DALLA RELATIVA RETRIBUZIONE IN LAVORO ACCESSORIO, ATTRAVERSO BUONI “VOUCHER”, NONCHÉ SOSTEGNO AL REDDITO
premesso che:
-nonostante i vincoli imposti dal Patto di Stabilità, ovvero il rispetto degli obiettivi di finanza pubblica, in conformità con quanto sancito all'articolo 81 della Costituzione, gli enti locali territoriali non possono sottrarsi all'importantissimo compito di fornire sostegno alle fasce di popolazione più colpite dalla crisi occupazionale (lavoratori disoccupati, inoccupati o percettori di ammortizzatori sociali)
richiamati:
-i punti 1 e 3, lettera a), comma 32, art. 1, della Legge 92/2012
fermo restando:
-quanto previsto ai sensi dell'art. 12, della Legge 241/1990 e all'art. 1, del DPR 118/2000
visto che:
-la Provincia di Piacenza, come riportato nel comunicato datato 13-08-2014, aveva attivato, per l'anno passato, un progetto di contrasto alla crisi occupazionale, tramite la pubblicazione di due bandi, di cui uno rivolto a sostenere l'utilizzo del lavoro accessorio da parte dei Comuni
-i Comuni di Carpaneto, Alseno e Villanova, aderenti al suddetto bando provinciale, avevano provveduto ad utilizzare lo strumento dei “voucher” come forma di sostegno al reddito per i soggetti percettori di ammortizzatori sociali, impiegando questi ultimi in attività socialmente utili
-in virtù di quanto detto sopra, seppur senza la disponibilità del medesimo bando per l'anno corrente, l'Ente comunale di Ponte Dell'Olio potrebbe anch'egli attivarsi in tal senso, utilizzando il lavoro accessorio come forma di sostegno al reddito e, nel frattempo, impiegando i soggetti coinvolti nello svolgimento di attività socialmente utili: pulizia del paese e delle strade, sistemazione delle cunette dei canali, piccoli interventi di riparazione, controllo del traffico e sorveglianza negli orari di entrata/uscita da scuola degli studenti, ecc.
dato che:
-nel Comune di Ponte Dell'Olio, il tasso di disoccupazione risulta essere intorno all'8% (7,8% secondo le rilevazioni “Urbistat” del 2013)
ritenuto che:
-i voucher, pur non offrendo una soluzione definitiva all'emergenza lavoro, costituiscono comunque un adeguato mezzo “pro tempore” di sussidio a singoli e famiglie in difficoltà economica
considerato che:
-conseguentemente al collocamento a riposo di 1 operaio comunale, si è recuperata per l'esercizio di bilancio 2015 la somma di euro 29.502 (riferita a mesi 11 e comprensiva di euro 1.817 dovuti ai fini IRAP)
-senza comportare maggiori oneri per la finanza pubblica, è possibile destinare tale importo al sostegno dei redditi per i lavoratori disoccupati, inoccupati o percettori di ammortizzatori sociali, attraverso l'impiego dei soggetti cui si fa riferimento nel c.d. “lavoro accessorio”
-oltre al ritorno economico, per i beneficiari, e materiale, per l'Ente, derivante dalla misura in
questione, si potrebbero ottenere risultati positivi anche dal punto di vista sociale ed umano per l'intera comunità, in quanto lo svolgimento di attività della tipologia in questione è fonte di aggregazione fra persone, incrementa l'attaccamento dei cittadini ai luoghi ove risiedono, aiuta la convivenza civile e migliora i rapporti interpersonali
SI IMPEGNA:
-l'amministrazione ad utilizzare l'importo detto sopra per l'acquisto, nella misura possibile, di buoni “voucher” e ad attivare il relativo bando per la selezione dei soggetti destinatari della somministrazione di lavoro accessorio
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