Ci tenevo pertanto a rendervi partecipi delle mie riflessioni, considerazioni e intenzioni in merito.
La costituzione del comitato non mi spaventa, così come non mi fa paura la grande sfida che questo avrebbe dinanzi, dovendo andare a confrontarsi con forze politico-mediatiche molto più attrezzate di quanto esso non sarebbe.
Il problema di base, al quale chiunque intenda affacciarsi sul panorama amministrativo non può sottrarsi, è rappresentato dalla scelta del gruppo, ovvero dalla componente fondamentale di qualsiasi progetto.
Sarei pronto da domani, anche da oggi, a mettermi in testa (da primus inter pares*) ad una squadra di lavoro seria e preparata sull'argomento.
Il rischio da cui in ogni modo rifuggo è quello di assemblare una sorta di "armata brancaleone", più dannosa che altro per il raggiungimento dell'obiettivo, magari nella fretta dovuta alla volontà di fare qualcosa a tutti i costi.
L'argomento è troppo importante e delicato per essere fatto naufragare nell'incompetenza e nella superficialità.
Al momento, sono sincero, non saprei su quante personalità contare, forse non più di due-tre, oltre a me.
Manca comunque ancora tanto tempo al referendum di novembre.
Il mio lavoro per creare un soggetto associativo intenzionato a muovere opposizione alla fusione continuerà nelle prossime settimane e nei prossimi mesi.
Fermo restando che, nel caso fallissi in tale azione, continuerei comunque ad agire come ho fatto sinora, uscendo periodicamente con scritti su internet e su carta stampata.
L'appello che rivolgo a chi fosse interessato a far parte di questa proposta alternativa è di farsi sentire.
La sfida è sicuramente interessante e piena di stimoli.
*primo tra i pari
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