giovedì 11 agosto 2016

Contributi correnti e investimenti

Gli 856.000 euro/anno che il nuovo Comune dovrebbe ricevere da Stato (720.000) e Regione (136.000) sono di natura CORRENTE.
Ciò significa che, a differenza delle entrate provenienti da alienazione di beni patrimoniali o da oneri di urbanizzazione (che sono di natura CAPITALE), tali contributi non potrebbero essere utilizzati direttamente (e immediatamente) per l'effettuazione di investimenti quali manutenzione stradale, ripristino dei dissesti, opere pubbliche o manutenzione straordinaria del patrimonio.
Un loro eventuale impiego per interventi in c/capitale sarebbe possibile qualora essi (o parte di essi) non vengano impegnati nell'esercizio di riferimento, confluendo così nel risultato di amministrazione, ovviamente nel rispetto delle regole di cui abbiamo parlato nello scritto precedente (Link).
Il risultato di amministrazione è composto dal fondo di cassa al 31 dicembre, aumentato dei residui attivi* e diminuito dei residui passivi*, al netto del fondo pluriennale vincolato**.
Si divide in quattro parti:
1) parte accantonata (tra cui il fondo crediti di dubbia esigibilità)
2) parte vincolata (vincoli derivanti da leggi, mutui, trasferimenti, principi contabili o ente)
3) parte destinata al finanziamento degli investimenti (entrate in c/capitale non impiegate)
4) parte disponibile (parte libera, utilizzabile a discrezione dell'amministrazione)
* residui attivi e passivi: obbligazioni perfezionate di entrata ed uscita, non ancora riscosse o pagate.
** fondo pluriennale vincolato: risorse impegnate nell'esercizio corrente ed imputate ad un esercizio successivo.

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