venerdì 2 febbraio 2018

Corpo di polizia interunionale: a che pro?

In seguito all'analisi della convenzione per la costituzione del corpo unico di polizia tra le Unioni "Alta Val Nure" e "Val Nure e Valchero", non ho potuto fare a meno di restare per alcuni minuti con lo sguardo attonito davanti al computer, probabilmente con la tipica espressione di colui che fatica a concepire la motivazione di un dato accadimento.
A essere sincero, la trovo una scelta alquanto discutibile.
Cominciamo dal principio.
Le Unioni di Comuni, per come costruite, credo siano un fallimento totale.
In poche parole, la sottrazione arbitraria (non frutto di libera scelta politica, ma derivante da obbligo di legge) di potere decisionale ai Sindaci, relativamente alle materie di competenza comunale, per conferirlo a un livello amministrativo sovraordinato, nel quale la conflittualità di interessi tra paesi e amministratori diversi la fa da padrona, impedendo una seria pianificazione e un corretto sviluppo dell'azione locale.
Nel caso della polizia municipale, essendo un servizio conferito in Unione (cioé insieme a Bettola, Farini e Ferriere), ogni decisione va concordata con i rappresentanti dei Comuni associati.
Si comprende facilmente la difficoltà di sostenere politicamente un simile meccanismo per lunghi periodi, in particolare alla luce del frequente mutare dei fattori socio-economici o, più semplicemente, del cambiamento delle persone nelle posizioni di comando.
Oltretutto, direi che vedendo le dimensioni del nostro organico attuale, con diversi cittadini (giustamente) festanti per la comparsa improvvisa di un vigile tra le vie di Ponte Dell'Olio dopo anni di attesa, davvero non mi spiego quale possa essere la logica alla base di questa nuova "creatura" addirittura interunionale.
Leggendo il testo della convenzione stipulata fra le parti in causa, si capisce immediatamente come gli obiettivi siano abbastanza vacui e destinati a rimanere esclusivamente impressi su carta: non può ovviamente mancare il riferimento alle famigerate e mai fuori moda "economie di servizio", così come la fantomatica "ricerca di soluzioni ottimali ..  tali da determinare una valorizzazione delle potenzialità delle strutture" (?), oppure la garanzia di un "peso specifico importante"(?), o ancora il buon vecchio "ottimizzare le tecnologie" (?).
In soldoni, cosa è stato fatto?
Si sono presi tutti gli agenti di polizia in servizio presso i Comuni associati alle due Unioni e si sono messi insieme.
Nulla di più e nulla di meno, perlomeno a mio parere.
Per la vita delle persone cosa cambierà?
Presumo quasi zero.
Funzionerà esattamente come prima, con la sola differenza risiedente nell'ulteriore perdita di potere dei Sindaci su tale materia, probabilmente in favore del Comandante del corpo, ovvero una figura non votata dai cittadini e che, vista la mole di amministratori da accordare di volta in volta sulle decisioni da prendere, potrebbe ritrovarsi ad avere un ruolo decisamente preponderante (per il quale non reputo comunque che gli manchino capacità, spirito di servizio e quant'altro richiesto dalla mansione, ma questa è un'altra storia).
Non dimentichiamoci infatti che, non fosse per la divisa indossata (e ciò che comporta), tale figura ha le stesse prerogative di un funzionario responsabile di servizio.
E per natura peculiare del settore pubblico, nota e stranota a chiunque, più le dimensioni di un apparato burocratico si ingigantiscono e più l'incidenza politica delle figure democraticamente elette si riduce.
Di fatto si sta effettuando una fusione comunale, su scala decisamente ampia, attraverso una strada secondaria (la via principale era stata bocciata dalle urne il 16 ottobre 2016).
Il decentramento, ancora una volta, va a farsi benedire.
Appuntamento al 31 dicembre prossimo venturo per tirare le somme dell'esperimento.

2 commenti:

  1. conviene leggere il bilancio dell'unione dei comuni, rapportare il costo del personale agli introiti e vedere come si ribilancia con l'ingresso dei tre comuni. Non è detto che sia vantaggioso per le casse del comune, ma potrebbe esserlo per quello dell'unione dei comuni e per questo servizio. Esiste, per esempio, una proporzionalità tra dimensioni del territorio/popolazione con stipendi e ruoli? Esistono leggi regionali che stabiliscono bonus o fondi in base all'estensione del servizio sul territorio? Tutte queste cose dovrebbero essere spiegate da chi ha firmato l'accordo, anche meglio, prima di firmarle

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  2. Credo che, al di là di ogni giusta osservazione fatta, sia fondamentale che le cose facili non vengano complicate.
    Secondo me, quella del corpo unico, è un qualcosa con valenza solo cartacea: le forze di polizia comunali già non si parlavano prima? già non si scambiavano le informazioni prima? già non era possibile prima prestarsi le unità in caso di bisogno? Si, si e si; e probabilmente ancora si ad altre mille obiezioni.
    Ergo, che cosa si migliora concretamente, nella vita di tutti i giorni?
    A parere mio nulla.
    Però è sempre possibile sbandierare ai quattro venti il fatto di aver formato il corpo interunionale (molto utile quando verrà la campagna elettorale!).

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