venerdì 29 agosto 2014

Trasferimento richiedenti asilo

Senza voler scendere nel merito di tutte le considerazioni possibili (pro e contro che siano) riguardanti la prossima presenza dei 15 rifugiati sul territorio pontolliese, scrivo quello che penso su quanto comunicato dal gruppo di maggioranza, nella parte che fa riferimento alla mancata comunicazione preventiva e all'inesistente coinvolgimento della cittadinanza attuato dagli organi preposti.
Come al solito, i cittadini vengono esternati, isolati, allontanati da quelle che devono essere le decisioni sulla pubblica utilità o che comunque coinvolgono direttamente la popolazione.
Ancora una volta, un organo sovrastante i "comuni mortali" (in questo caso la Prefettura) si prende la briga di decidere liberamente il da farsi senza minimamente considerare la volontà popolare.
Non mi interessano in questo momento le ragioni di chi è favorevole o di chi è contrario, ma solo quelle di chi, come gli abitanti di Ponte Dell'Olio, è stato tenuto fuori da una questione che lo riguardava in primissimo piano.
Considerata la situazione economica nazionale attuale, dove ogni mese sono messi a bilancio statale 9 milioni di euro per un'operazione (Mare Nostrum, tra poco, forse, Frontex Plus)  ritenuta folle dalla quasi totalità delle persone (fatta eccezione del Premier e del Ministro dell'Interno), mentre in tutto lo stivale vi sono centinaia di migliaia di persone che ogni giorno faticano a procurarsi i beni primari per sopravvivere o per mantenere le proprie famiglie, forse era il caso di indire una consultazione antecedente l'appalto prefettizio, anche solo come rispettoso riconoscimento del nostro essere cittadini e dei nostri diritti sulla terra che abitiamo, considerato che, comunque, per accoglierli abbiano già versato all'erario quanto dovuto, quindi non sarebbe questione di costi il loro trasferimento qua come in altre località.
Detto questo, condivisibile o meno, mi aspetto che, siccome l'aspetto della mancata partecipazione decisionale è esternato anche dalla maggioranza consiliare, si provveda almeno a comunicare alla stessa Prefettura il dissenso totale dell'Ente rispetto a questa procedura.

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