martedì 5 maggio 2015

Europa ladrona!

Secondo la CGIA di Mestre, fra il 2007 e il 2013, l'Italia ha versato all'Europa 37,8 miliardi di euro in più di quanti ne ha ricevuti.
Una perdita di 5,4 miliardi all'anno che potevamo benissimo tenerci per intervenire sul dissesto idrogeologico, per potenziare gli ammortizzatori sociali, per la modernizzazione della PA, per l'abolizione dell'IMU (costa 4 miliardi, quindi avanzeremmo anche dei soldi), per evitare sanguinari tagli agli Enti Locali e tante altre cose.

Ecco uno dei numerosi motivi per cui mi vengono i brividi quando sento persone che chiedono "più Europa".
Dobbiamo andarcene da questa Unione Europea e liberarci dal cappio sempre più stretto che essa ci ha legato al collo.

In ultimo, smettiamola di guardare alla Germania come un modello da imitare.
I record per gli scandali più grossi li detengono loro:
Deutsche Bank ha appena pagato (2015) una multa da 2,5 miliardi di euro per manipolazione dei tassi di interesse.
La Siemens, nel 2008, ha pagato 1 miliardo di euro di sanzione per corruzione internazionale.

La loro economia va meglio della nostra (ALT: ciò non significa che navighino nell'oro) solamente perché dal 1979, con la complicità dei vari Governi che si sono succeduti, ci hanno imbrigliato in vincoli di bilancio decisi unilateralmente dai tedeschi e fatti su misura per avvantaggiarli.
Per darvi un numero concreto sulle reali condizioni economico-sociali della Germania: il numero dei tedeschi che usufruiscono delle mense per poveri, in soli 5 anni (2009-2014), è raddoppiato, arrivando a 1,5 milioni (Fonte).
Tornando a noi, se ci fosse la volontà politica di rompere col passato e con tali misure, si potrebbe già domani andare in Europa e dire: "Cari signori e care signore, in questo gioco al massacro stateci voi, perché noi ce ne andiamo. Tanti saluti".
Sarebbe sufficiente una leggina (preferibilmente costituzionale) di tre articoli: disconoscimento dei trattati europei sul bilancio, introduzione di una valuta parallela all'euro ed abrogazione degli articoli 81 e 119 della Costituzione (modificati nel 2012 per introdurre la regola del pareggio di bilancio).
Chi possiede questa volontà politica?
Non certo il PD, visto che è proprio grazie a questo partito (e al PDL) che Monti, scelto dalla Germania, ha potuto portare avanti tutte le sue riforme.
Proprio grazie al PD, prima con Letta e ora con Renzi, si sono applicate senza discutere le misure di rigore e austerità che la Germania ci ha imposto per demolire il nostro sistema economico.
Il primo passo per avviare una ripresa italiana, dunque, è smetterla di votare i collaborazionisti del Quarto Reich.
Servono dei politici veri e con gli attributi, ovvero degli Statisti, che facciano veramente gli interessi del nostro paese.
In Italia, in questa fase storica, abbiamo degli Statisti? Assolutamente NO.
Abbiamo dei potenziali Statisti? Non lo so, forse.
Abbiamo qualche politico onesto? Credo di si.
Abbiamo qualche politico capace? Forse si.

Ma allora, qualcuno di voi mi starà chiedendo: chi dobbiamo votare?
Io lo so chi voterò al prossimo giro.
Ma questo vale solo per me e per i miei criteri di giudizio, da cittadino libero e normale, distaccato da qualunque forza politica (dopo la sfortunata parentesi da tesserato, non ne voglio più sapere di fare nuove tessere).
Non ho alcuna pretesa di convincere voi a seguire le mie idee, perché ritengo che ognuno dovrebbe prendere le decisioni che gli competono esclusivamente con la propria testa, obiettivamente, informandosi, acculturandosi e costruendosi un'idea politica.
Io adoro le persone che agiscono e votano senza ragionare per partito preso, per luoghi comuni, per sentito dire, per tifo politico, per superate e retrograde posizioni ideologiche oppure per debiti "da tessera" (posto di lavoro fisso, pensione buona, ecc.).
Io so già che quel simbolo che ho deciso di barrare alle prossime elezioni rappresenta un rischio.
Ho già messo in conto la possibilità di commettere un errore a fidarmi.
Ma quali alternative rimangono, se non soggetti che quando è toccato loro governare hanno arrecato danni enormi alla nostra nazione, oppure prodotto ruberie e magna magna di ogni genere, nonché favori a parenti ed amici? NESSUNA.
Sono preoccupato perché conscio di compiere un salto nel buio.
Però sono altrettanto consapevole della gravità delle condizioni in cui siamo e del fatto che serva un radicale cambio di rotta (prima che sia troppo tardi).
L'ultima mia speranza è che chi dice di essere diverso dagli altri lo sia per davvero.
Le premesse pare ci siano (che qualcuno si tagli gli stipendi e non voglia indagati o condannati è una boccata d'aria fresca non indifferente per la politica italiana), le conferme le avremo (forse) solo quando chi si ritiene migliore avrà la possibilità di dimostrarlo, governando e tirandoci fuori dal baratro.
Sono contrario a quelli che dicono che questi soggetti faranno sicuramente male come chi li ha preceduti.
Queste sentenze a priori proprio non mi piacciono.
Per Matteo Renzi, quando lo votai, usai lo stesso criterio: diamogli l'opportunità e dopo tiriamo le somme.
Opportunità data, risultato disastroso oltre ogni misura e su tutta la linea, ergo la prossima volta delego a qualcun'altro la mia rappresentanza.
Mi hanno insegnato che in democrazia funziona così: quando uno sbaglia e fa male, lo si manda a casa e si prova un altro.
Quello che ho scelto ha sbagliato e fatto male anche lui?
Nessun problema: alla tornata successiva cambierò di nuovo candidato e partito.

Piccola parentesi per dire una cosa importantissima: NON state a casa, NON astenetevi, NON rinunciate ad esprimere il vostro voto.
Chi si astiene fa esattamente il gioco dei disonesti, dei corrotti e degli uomini di questo sistema marcio.
In Italia vi è voto di scambio, compravendita di consenso e corruzione in ambito elettorale.
Se nessuno andasse a votare, questi voti pilotati e comprati raggiungerebbero il loro scopo (eleggere i propri partiti e uomini).
Ma se tutti andassimo a votare, questi voti sarebbero troppo pochi per decidere le sorti delle elezioni e a quel punto, qualunque esito salti fuori, avremo vinto noi.

Riprendendo il filo di prima, ci tengo comunque a precisare che, se a qualcuno di voi piace la situazione attuale (in continuo peggioramento), si è liberi di votare ancora Renzi.
Poi però non mi si venga a dire che aumentano le tasse, che avete perso il posto di lavoro, che la vostra attività va male, che hanno magnato ancora, che i privilegi sono rimasti intoccati, che i partiti prendono ancora soldi pubblici, che ci son sempre meno diritti nel lavoro, che vi hanno tagliato le pensioni, che aumenta il costo delle cure mediche, ecc.
Se voterete gli amici della Troika, sappiate che succederà sicuramente così.
Quindi dopo non venitemi a dire che avevo ragione e a pentirvi.
Io almeno avrò provato a cambiare.
Dio santissimo: se ad essere felici dell'operato di Renzi sono, nell'ordine, Marchionne, Squinzi, Armani, Merkel, Juncker, Draghi, i banchieri, i presidenti delle fondazioni, i grandi manager.
Se le "riforme" del Presidente del Consiglio portano felicità solamente a grande industrie, multinazionali, banche, fondazioni, BCE e Germania, vorrà pur dire qualcosa o no?
Se le famiglie, i pensionati, i lavoratori dipendenti, i piccoli e medi imprenditori sono tutti incazzati e immersi nella cosiddetta m***a, vorrà pur significare che qualcosa non va?
Oppure c'è qualche negazionista leccaculo di partito senza faccia che vuole negare tutto ciò?!
Avanti, lo aspetto!
E insieme a me lo aspettano tutte le persone normali e per bene.

Un'informazione di servizio: la Commissione Europea, nella comunicazione del 13 gennaio 2015, ci ha indicato quali sono le "riforme" che portano effetti positivi a lungo termine sul bilancio: risparmi su PENSIONI e ASSISTENZA SANITARIA.
Sulla sanità detto fatto: 2,352 miliardi di euro di taglio a decorrere dal 2015 (DEF 2015).
Sulle pensioni siamo ancora in attesa della scure.
Meno male che, per il momento, la Corte Costituzionale ci da una mano, obbligando lo Stato a restituire 5 miliardi ai pensionati.
Pensate come siamo messi male: l'unico soggetto che elargisce soldi agli italiani senza riprenderseli da un'altra parte è la Corte Costituzionale.
Corte Costituzionale batte Matteo Renzi 5-0 (è quasi cappotto).

PS: Grecia e Spagna, dopo aver completato anni fa il ciclo di riforme strutturali che noi stiamo effettuando ora per mano di Renzi, sapete in che condizioni sono?
La Grecia ha il 28% di disoccupazione, mentre la Spagna il 25%.
La strada su cui stiamo viaggiando ci porterà proprio nella medesima destinazione.
Se legittimerete tutto questo, sarete corresponsabili del disastro e le future generazioni ve ne renderanno conto.
Sappiatelo.

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