venerdì 18 dicembre 2015

Fusione: sfatiamo un mito

"Facciamo la fusione perché il Comune non ha più soldi e non si riesce a fare nulla".

Questa è la frase emblema dei tempi recenti.
I Comuni sono visti come degli enti barboni e poveracci, senza più una lira, i cui amministratori possono solo guardarsi in faccia o girarsi i pollici, in quanto non vi sono risorse.
Siccome non apprezzo i luoghi comuni, gli stereotipi affibbiati a caso e le dicerie popolari, ho la tendenza a gettare lo sguardo un pò più in là e a pormi degli interrogativi.
Sarà vero che i Comuni non hanno soldi?
Per rispondere a tale domanda bisogna prendere il bilancio comunale e leggere i numeri che vi sono scritti.
Sul sito siope.it (gestito dalla Banca D'Italia) possiamo trovare in maniera semplificata e aggiornata i bilanci dello Stato e degli Enti Locali, compreso il Comune di Ponte Dell'Olio.
Prendiamo ad esempio il consuntivo 2014 e analizziamolo.
Cosa c'è scritto?

Il Comune di Ponte Dell'Olio, nell'anno 2014, ha riscosso tributi per 2.713.266,25 euro.

I contributi e i trasferimenti correnti ammontano a 208.454,10 euro.

Le entrate extra-tributarie sono state di 555.101,12 euro.

Quelle derivanti da alienazioni, trasferimenti di capitale e da riscossione di crediti risultano pari a 390.455,89 euro.

Infine, le entrate da servizi per conto di terzi sono equivalenti a 249.334,24 euro.

Tutte queste risorse in entrata, che sommate insieme fanno 4.116.611,60, devono poi essere destinate alla spesa corrente, alla spesa in conto capitale, alla spesa per rimborso di prestiti e alla spesa da servizi per conto di terzi.

Di queste quattro suddivisioni della spesa, l'ultima possiamo non considerarla, in quanto (numero più, numero meno) si annulla con la collegata voce delle entrate da servizi per conto di terzi.

Il quesito da porsi è: siamo certi che ognuna delle seguenti spese sia immodificabile, tanto (alcune) al ribasso quanto (altre) al rialzo?

Veniamo alla SPESA CORRENTE.
Esclusa la voce del personale e quelle su cui il potere politico è del tutto o quasi completamente ininfluente (rette di ricovero e servizi connessi, IVA, IRAP, ecc.), vi riporto una serie di voci su cui un amministratore può tranquillamente ragionare.

- Carta, cancelleria e stampati: 3.345,28 euro

- Carburanti, combustibili e lubrificanti: 18.186,22 euro

- Equipaggiamento e vestiario: 1.484,15 euro

- Altri materiali di consumo: 17.421,66 euro

- Materiali e strumenti per manutenzione: 6.855,52 euro

- Incarichi professionali: 59.665,16 euro

- Assistenza informatica e manutenzione software: 28.679,12 euro

- Spese per liti (patrocinio legale): 4.640,03 euro

- Assicurazioni: 31.111,77 euro

- Noleggi: 15.256,75 euro

- Locazioni: 7.549,60 euro

- Manutenzione ordinaria e riparazioni di immobili: 117.798,20 euro

- Manutenzione ordinaria e riparazioni di automezzi: 13.479,47 euro

- Interessi passivi sui mutui: 57.534,63 euro euro

Dopo questi, ci sono i grossi bacini di spesa corrente, ovvero i trasferimenti, i contratti di servizio e le utenze/canoni, su cui abbiamo discusso più volte.

(Utenze e canoni:)

- Telefonia e reti di trasmissione: 14.610,87 euro

- Energia elettrica: 229.045,40

- Acqua: 17.597,23

- Riscaldamento: 54.200,59

(Contratti di servizio:)

- Trasporto: 90.735,69 euro

- Smaltimento rifiuti: 647.200,33 euro

- Riscossione tributi: 1.191,09 euro

- Altri: 27.975,02 euro

(Trasferimenti:)

- a Province: 33.943,83 euro

- a Comuni: 96.224,36 euro

- a Unioni di Comuni: 7.360,00 euro

- ad altri enti del settore pubblico: 16.646,13 euro

- a famiglie: 15.364,72 euro

- a istituzioni sociali private: 35.493,70 euro

- ad altri: 24.505,00 euro

Passiamo ora alla SPESA IN CONTO CAPITALE.
Il suo totale ammonta a 365.999,84 euro, di cui:

- Vie di comunicazione ed infrastrutture connesse: 94.869,06 euro

- Infrastrutture idrauliche: 300,00 euro

- Impianti sportivi: 176.139,36 euro

- Altri beni immobili: 83.115,62 euro

- Cimiteri: 5.000,00 euro

- Mobili, macchinari e attrezzature: 3.904,00 euro

- Acquisizione o realizzazione software: 2.671,80 euro

La SPESA PER RIMBORSO DI PRESTITI ammonta a 75.913,13 euro.

Concludendo, per rispondere alla domanda di prima: Io, personalmente, sono convinto che sia possibile fare meglio.
Un buon modo per iniziare è avere idee chiare e capacità di programmazione.
Le risorse sono limitate e proprio per questo è fondamentale scegliere oculatamente come utilizzarle.
Però, per favore, finiamola di ripetere sempre che "non ci sono soldi" e che la fusione è praticamente una questione di vita o di morte per il Comune di Ponte Dell'Olio.
Grazie.

PS: Una buona abitudine che dovrebbe avere ogni cittadino sarebbe quella di chiedere puntualmente ai propri amministratori dove e come sono spesi i soldi pubblici.
Così, tanto per farsi un'idea sulla bontà o sulla cattività della gestione.

2 commenti:

  1. A Ponte siamo in tanti pensarla così-

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  2. Ciao Ezia, lo capisco ed è perfettamente comprensibile.
    Io credo che la colpa di ciò sia anche e soprattutto da addebitare a quegli amministratori che hanno fatto di tutto per alimentare questo pensiero.
    Questa scusa, spesso, è usata come scappatoia per evitare di dire un "No" sgradito, inopportuno o impopolare.
    Ritengo, come detto nello scritto, che un buon modo di amministrare sia rendicontare sempre la modalità con cui si spendono i soldi, affinché il cittadino abbia a disposizione più informazioni possibili.
    Se non comunichiamo mai nulla, la sensazione è che non si faccia niente.
    Bisogna modificare e innovare il rapporto tra amministratore e amministrati.

    Un saluto.

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