Istanza alla Regione per l'avvio del procedimento di fusione: voto CONTRARIO

Ho votato CONTRO alla proposta per l'invio dell'istanza alla Regione Emilia-Romagna relativa all'avvio del procedimento di fusione.
Durante il mio intervento ho spiegato in maniera molto chiara le ragioni del mio NO, le quali sono riassumibili in tre punti.
Premetto che, in apertura, ho immediatamente sottolineato di non voler entrare nel merito della fusione e ho dichiarato la mia intenzione di non schierarmi né a favore, né contro.
Sintetizzo brevemente i concetti espressi.

1) Non condivisione del modo di fare amministrativo della maggioranza e mancanza di un vero percorso partecipato, che potesse rendere informata e consapevole la cittadinanza prima della deliberazione del Consiglio Comunale rivolta alla Regione.

2) Nessuna delega nel programma elettorale con cui sono stato eletto riguardante la fusione con Vigolzone (dunque nessuna autorizzazione popolare ad esprimermi sull'oggetto in questione).
Delega che, al contempo, manca anche nel programma dell'attuale maggioranza.
Ho rimarcato particolarmente l'importanza dei programmi elettorali e della coerenza dell'agire politico.
Altresì, ho affermato che, se proprio si volesse fare la fusione, bisognerebbe prima ottenere quella delega, portando avanti prima un percorso come detto al punto precedente e poi, volendo proprio fare le cose per bene, convocando un referendum fra la cittadinanza per chiedere il consenso sul procedere o meno all'invio dell'istanza alla Regione

3) Scarse certezze sull'evoluzione del quadro normativo, soprattutto considerando il lungo periodo (15 anni) in cui ipotizziamo Stato e Regione contribuiscano a sostenere economicamente il neonato ente.
Pure in questo caso, ho ribadito l'importanza del prendere tempo per approfondire meglio ed evitare di ritrovarsi tra qualche anno con meno risorse di quanto previsto oggi.