lunedì 6 giugno 2016

Fusione Attiva, ti scrivo


Rispondiamo alle affermazioni punto per punto.
1) Segretari comunali a parte, TUTTI i dipendenti rimarrebbero in organico. Si ridurrebbero le componenti da responsabili, ma resterebbero le indennità da dipendenti. E comunque resta un quesito: con le accresciute dimensioni dell'ente, siamo certi che le indennità dei nuovi responsabili e segretario non debbano anch'esse crescere?
2) 150.000 euro all'anno per 3 anni dalla Regione per coprire i costi legati alla fusione: ciò significa che è come se non li vedessimo (non verrebbero investiti nel territorio).
Gli altri 150.000 euro per 15 anni non sono 150.000, bensì 136.000: la precisione non guasta mai.
3) 700.000 euro dallo Stato per 10 anni: il Sindaco Copelli ha già chiarito che, visto il grande numero di fusioni in atto, potrebbero essere molti meno (a condizioni invariate).
4) Fascia ottimale indicata dal Ministero dell'Interno fra 5.000 e 10.000 abitanti.
Per rispetto istituzionale, riconosciamo la ragione agli organi di Governo.
Non dimentichiamoci però che, ad esempio, il Ministero dell'Economia sono diversi anni che prospetta un boom economico per l'Italia (e ognuno sa come è andata a finire).
5) Economie di scala.
Un servizio congiuntamente appaltato dai due Comuni come la mensa vede crescere i propri costi di anno in anno (economia di scala ascendente?)
Sugli altri, visto che non stiamo costituendo un ente da 100.000 abitanti, dubito che i risparmi ottenibili possano essere classificati come "rilevanti": qualche migliaio di euro, se va bene (altrimenti, che qualcuno mi mostri i prospetti dimostrativi).
6) Peso politico.
Si, questo è abbastanza sicuro, ma allora sarebbe molto meglio fondere le due Unioni di Comuni della Valnure in una sola e andare ai tavoli istituzionali con quella forma, così da strappare condizioni migliorative da Podenzano a Ferriere (quello si che sarebbe un grande progetto).
7) Priorità dalla Regione per bandi e sforamento del pareggio di bilancio.
Dipenderà da quanti Comuni si fonderanno e, in ogni caso, dalle proposte per cui chiederemo finanziamenti.
8) Riorganizzazione amministrativa.
I dipendenti sono quelli e gli uffici pure: non abbiamo l'organico di Roma o Milano.
Dubito che dall'ufficio tecnico possano andare all'ufficio tributi o al servizio sociale, oppure viceversa.
9) Nuove assunzioni.
Insomma, prima si dice che dobbiamo snellire, mentre ora che possiamo assumere.
Decidiamoci, per favore.
Comunque sia, pensare di razionalizzare ulteriormente l'organico la ritengo una follia.
Se già oggi ci si lamenta che il territorio è poco curato e le pratiche/procedure lente, immaginate col personale ancora meno numeroso.

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