lunedì 12 dicembre 2016

Consorzio Ambientale Pedemontano - Il punto

Alla luce della presentazione della nostra interpellanza a riguardo, è opportuno fare un riepilogo della situazione di fatto del Consorzio.
Di seguito, si possono trovare tutte le informazioni ad oggi ufficialmente disponibili.
Per maggiori approfondimenti, si rimanda ai seguenti atti dell'Assemblea consorziale:
1) rendiconto di esercizio 2015 --> Link
2) bilancio preventivo 2016 --> Link
3) delibera gestione post-mortem --> Link

Le due discariche site in Cà del Montano hanno cessato la propria attività nell'anno 2003.
Da quel momento, si è entrati nella cosiddetta fase post-operativa, la quale deve avere una durata almeno trentennale, ai sensi dell'articolo 8, Decreto Legislativo 36/2003.
Fino al 31 dicembre 2017, la gestione dell'impianto è affidata ad IREN e i relativi oneri sono coperti da un apposito fondo, costituito in seno al Consorzio, di importo residuo pari a 307.399 euro (aggiornato al 31 dicembre 2015): per il periodo successivo, è dunque necessario predisporre le necessarie risorse economiche.
Terminato questo lasso di tempo, occorrerà effettuare le opere di recupero ambientale, al fine di ripristinare lo stato dei luoghi originario.
Per queste ultime, il Consorzio ha provveduto a costituire un fondo di entità equivalente a 1.403.695,09 euro (aggiornato sempre al 31 dicembre 2015).
L'assemblea dei soci consorziati svoltasi a giugno 2016 aveva stabilito di rideterminare le somme da stanziare per la gestione post-operativa successiva al dicembre 2017 e per i conseguenti interventi di ripristino ambientale, cosicché il Comune di Ponte Dell'Olio, a cui sarebbero state demandate le varie funzioni gestionali, avesse una dotazione finanziaria adeguata a sostenere le operazioni previste.
Recentemente, stando a quanto fatto sapere dagli organi istituzionali (Delibera Consiglio Comunale 67/2016 del Comune di Vigolzone), pare che ATERSIR abbia deciso di caricare i costi per la gestione post-mortem delle discariche situate nel territorio regionale sul "bollettone" TARI.
Il Consorzio, secondo quanto riportato da un articolo pubblicato il 30 novembre 2016 da Libertà, potrebbe così liberare e redistribuire tra gli otto Comuni soci circa un milione di euro, da utilizzare per gli investimenti.
Su quest'ultimo punto, come gruppo consigliare abbiamo proposto di valutare la possibilità di destinare la nostra quota di spettanza all'abbassamento della bolletta pontolliese complessiva, in modo da avere perlomeno un'equazione con il maggiore carico tributario che si andrebbe ad affrontare.


Passiamo ora all'analisi della situazione economico-finanziaria del Consorzio, aggiornata al 31 dicembre 2015.
All'interno del patrimonio consortile sono presenti azioni di Piacenza Infrastrutture s.p.a. per un valore di 415.876 euro, ad oggi reputate non alienabili sul mercato per la loro scarsa appetibilità.

800.000 euro è l'importo investito in certificati di deposito a breve termine della Cariparma (tesoriere dell'ente).
Nel corso dell'anno 2015, si è provveduto alla cessione del pacchetto azionario di IREN, dalla quale è derivata una plusvalenza di 304.134,66 euro, a fronte di un investimento iniziale di 619.205,82 euro (Totale valore alienazione: 923.340,48 euro)
Tale pacchetto azionario aveva prodotto, nel medesimo anno, un dividendo di 38.701,84 euro.

Il bilancio di previsione 2016 prospetta un disavanzo di 32.500 euro, da imputare alla mancanza dell'appena menzionato introito.
L'utile di esercizio 2015, equivalente a 214.526,37 euro, è stato destinato al ripianamento di parte dei 514.929,49 euro di perdite pregresse.

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