lunedì 13 marzo 2017

Leggere il bilancio - Previsionale

L'argomento trattato trova la propria disciplina nel Titolo II ("Programmazione e bilanci") del Testo Unico Enti Locali (Decreto Legislativo 267/2000).

Le immagini sottostanti (cliccare per ingrandire) sono tratte dai bilanci previsionali riferiti rispettivamente agli anni 2015, 2016 e 2017.
I contenuti, per la precisione, sono relativi alle sole entrate, ma ciò non deve destare preoccupazione: la sezione uscite differisce solamente per un termine: al posto di "accertamenti" è presente "impegni".
Come possiamo osservare, la conformazione grafica non è mutata particolarmente nel corso del tempo, se non per quanto riguarda il previsionale 2017, molto più schematico e riassuntivo dei precedenti, il quale, però, compensa con una maggiore analisi dei contenuti nei suoi vari allegati.
Detto ciò, vediamo nel dettaglio il modo in cui comprendere quanto scritto nel nostro bilancio.
Sulla sinistra abbiamo l'elenco delle entrate, classificate secondo i dettami elaborati annualmente dal Ministero dell'Economia e delle Finanze.
Sulla destra, nei primi due modelli (2015 e 2016), vi sono le voci "accertamenti ultimo esercizio chiuso", "previsioni definitive esercizio in corso" e "previsioni di competenza per l'esercizio al quale si riferisce il presente bilancio".
Nella prima voce sono iscritte le entrate accertate (obbligazioni giuridicamente perfezionate) riferite al rendiconto consuntivo dell'esercizio precedente.
Nella seconda voce abbiamo quelle che sono le previsioni definitive relative all'esercizio in corso, nella fattispecie il totale delle entrate che si prevede di accertare entro il 31 dicembre.
Nella terza ed ultima voce, infine, abbiamo le previsioni di competenza che dovrebbero dare luogo ad accertamenti nell'esercizio successivo, con indicati i movimenti in aumento o in diminuzione rispetto a quello corrente e le somme risultanti.
Nel più recente modello (2017) assistiamo ad un cambiamento di forma: scompaiono gli "accertamenti ultimo esercizio chiuso", evidentemente ritenuti superflui dal legislatore (si rimanda tutto al consuntivo), e compare la voce "residui presunti al termine dell'esercizio (2016)", ovvero le entrate accertate con riferimento all'esercizio in corso che si prevede di non riscuotere entro il 31 dicembre.
Sempre in relazione a tale ultimo modello, che copre un arco triennale, per il primo anno successivo la legge impone di effettuare le previsioni sia in termini di competenza che di cassa (entrate che si prevede di riscuotere), mentre per i due seguenti solamente per la parte di competenza.

2015


2016




 2017


Nessun commento:

Posta un commento