giovedì 22 marzo 2018

Partecipazione onerosa

In data 28 settembre 2016, i Comuni di Ponte Dell'Olio e Vigolzone decisero di investire (Delibera GC 116/2016 e All.) la bellezza di complessivi 20.000 euro per la realizzazione di un progetto partecipativo finalizzato all'approvazione del cosiddetto "Regolamento per la partecipazione dei cittadini".
Le contestazioni da parte del sottoscritto non mancarono (Delibera CC 58/2016 e Delibera CC 38/2017), in particolare sull'effettiva utilità di tale spesa e, in seconda battuta, sull'opportunità di aggiungere altre regole ad un sistema già abbondantemente colmo di vincoli (ma anche di istituti partecipativi pre-esistenti alle due attuali amministrazioni comunali!).
La questione, al momento, sembra non abbia avuto sviluppi successivi ai suddetti.

Dall'altra parte del Nure, invece, qualcosa si muove.
Il Comune di Vigolzone ha infatti lanciato una campagna di raccolta fondi (crowfunding) per co-finanziare due progetti socio-culturali (Link).
Tralasciando le obiezioni sulla natura pratica di queste iniziative, restano le questioni un pò più strettamente di carattere politico.
Non bastava avere già sborsato 20.000 euro per un regolamento cui a qualsiasi cittadino, sia nel migliore che nel peggiore dei casi, importava meno di zero?
Non sono già sufficienti le imposte e le tasse che ciascuno versa per finanziare eventuali progetti comunali?
Il mio pensiero a riguardo si è facilmente intuito, quindi non mi dilungo.

Dulcis in fundo, riappare puntualissima l'usanza che vede lo Stato, inteso nella sua totalità, occuparsi di tutto e del contrario di tutto (ovviamente, a spese nostre!), relegando ai margini l'iniziativa privata.

Chiudo con un estratto dell'articolo "Il contadino signore" di Luigi Einaudi, il quale ben illustra quelli che dovrebbero essere i rispettivi ruoli di pubblico e privato in una società autenticamente libera.
Il pezzo seguente narra un momento dell'intervista tra il professor Lorenzoni, impegnato in un'inchiesta sull'agricoltura, e i contadini suoi interlocutori.

- Prof: "Che cosa chiedete al Governo?"

C: "Ci dia una buona strada, non ci faccia pagare troppe imposte e lasci fare a noi" -

PS: il fatto che quei 20.000 euro fossero per la maggior parte erogati dalla Regione e non provenienti dalla fiscalità dei due Comuni è assolutamente ininfluente, essendo i bilanci dei tre enti finanziati coi nostri tributi (fino a prova contraria!).

Nessun commento:

Posta un commento