lunedì 22 settembre 2014

Interpellanze (2): Ordinanza tutela igienico sanitaria e Incontri istituzionali ; Interrogazione: Progetto di fattibilità ATERSIR

Nel nome della trasparenza, pubblico gli oggetti (destinatari e convenevoli consuetudinari esclusi) delle 2 interpellanze e dell'interrogazione che ho presentato, le quali saranno trattate nel consiglio comunale di mercoledì.

INTERPELLANZA 1
OGGETTO: ORDINANZA RELATIVA A TUTELA IGIENICO - SANITARIA – AMBIENTALE,RELATIVA ALL'ESECUZIONE DI ATTIVITA' DI TAGLIO ERBA E PULITURA DI TERRENI PRIVATI, PROFILATURA DI SIEPI E RAMI DI ALBERI.

Io sottoscritto Alessandro Chiesa,
Considerati i fattori a mio parere rivedibili della suddetta ordinanza,quali:
a. il breve lasso di tempo intercorso fra la pubblicazione della stessa e la scadenza del termine imposta (12 giorni);
b. la mancata corretta diffusione dell'oggetto in questione fra i residenti nel Comune;
c. la scarsa presenza degli agenti di polizia municipale sul territorio necessaria ad accertare l'adempimento dell'ordinanza;

CHIEDO


-che l'amministrazione provveda a risolvere le criticità menzionate,sia in vista di future ordinanze,sia per quanto riguarda la stessa per ciò che concerne il suo corretto espletamento.



INTERPELLANZA 2
OGGETTO:INCONTRI ISTITUZIONALI

Io sottoscritto Alessandro Chiesa,
Considerati gli incontri istituzionali,a cui hanno partecipato alcuni componenti della maggioranza, con il sottosegretario all'istruzione Reggi Roberto,con l'assessore alla sicurezza territoriale e protezione civile Gazzolo Paola,con la vice-presidente della regione Saliera Simonetta e con l'assessore all'agricoltura Rabboni Tiberio,

CHIEDO

-all'amministrazione di essere messo a conoscenza dei contenuti di questi summit

INTERROGAZIONE
OGGETTO:INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA,riguardante la valutazione del documento “Proposta tecnica del progetto di fattibilità per la creazione di una società mista per il servizio idrico e di gestione dei rifiuti”

premesso che l'esito del referendum del 12-13 giugno 2011 ha espresso la volontà del popolo italiano di:

-abrogare la norma che consente di affidare la gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica a soggetti scelti a seguito di gara ad evidenza pubblica,permettendo la gestione in house solo ove ricorrano situazioni del tutto eccezionali che non permettono un efficace ed utile ricorso al mercato

-abrogare la norma che stabilisce la determinazione della tariffa per l’erogazione dell’acqua,nella parte in cui prevede che tale importo includa anche la remunerazione del capitale investito dal gestore ;

-Che durante l’assemblea di Atersir locale tenutasi il 14 marzo 2013 i 48 Sindaci e il Presidente della Provincia hanno votato all' unanimità di sospendere le procedure per la gara, per valutare la gestione dei servizi da parte di un soggetto interamente pubblico;

-Che Atersir locale ha dato in affidamento a due società di consulenza primarie (NERA per la parte economica e Bonelli Erede Pappalardo per la parte giuridica) due studi per verificare l’ipotesi di fattibilità in house;
-Che tali studi hanno evidenziato alcune criticità e difficoltà di ordine normativo ed economico a cui sarebbe soggetta la gestione in house;

-Che di conseguenza il Consiglio Locale di Atersir,in data 12.12.2013 attraverso la Delibera CLPC/2013/5 ha proposto al Consiglio d’Ambito di individuare la forma di gestione per il Servizio Idrico Integrato e di Gestione dei Rifiuti Solidi Urbani nella società mista pubblico-privata (sulla base di uno studio dell’Università Cattolica di Piacenza,il quale non reso pubblico agli amministratori),con selezione del socio privato mediante gara a doppio oggetto,fatto salvo l’esito positivo del relativo progetto di fattibilità e come meglio dettagliato nel relativo Protocollo di Intesa

-Che la legge 147/2013 (Legge di stabilità 2014) ha in seguito modificato profondamente il quadro normativo di riferimento, abrogando il vincolo del Patto di Stabilità per le aziende “in house” (aziende speciali e Spa completamente pubbliche), che nelle premesse del documento di Atersir era indicato come uno degli ostacoli principali alla gestione pubblica;

-Che la stessa legge 147/2013 (Legge di stabilità 2014) prevede che l’obbligo del pareggio di bilancio non sussiste soltanto per le aziende “in house” ma per tutte le società a partecipazione pubblica quindi anche per la Spa mista pubblico-privata;

-Che il recente parere della Corte dei Conti - Sezione delle Autonomie (N. 2/SEZAUT/2014/QMIG) - pubblicato il 30.01.2014 ha chiarito che "è venuto meno ogni divieto assoluto alla gestione diretta, o mediante azienda speciale, dei servizi pubblici locali",mentre nelle premesse del documento di ATERSIR si parlava di “non percorribilità” della gestione mediante azienda speciale, o comunque di assoggettamento ai vincoli di cui al punto precedente, oggi venuti meno;

-Che in data 10.02.2014 il Consiglio Comunale di Piacenza,contestualmente all’approvazione del Protocollo d’Intesa, ha approvato un ODG che impegna il Sindaco e la Giunta ad agire affinché Atersir provveda a commissionare un approfondito studio di fattibilità anche per la gestione in house,alla luce della normativa di recente introdotta,indagando a fondo le possibili modalità di finanziamento,e che tale studio venga restituito in tempo utile in sede Atersir e ai Consigli Comunali quale ulteriore elemento di valutazione per i prossimi passaggi amministrativi,prima dell’individuazione della tipologia di società da costituire per la gestione del Servizio Idrico Integrato e di Gestione dei Rifiuti Solidi Urbani.

visto che il SII e il SRGU dei quali si farebbe carico la nascente società risultano essere di primaria importanza per i cittadini e,per questo,necessiterebbero di un'approfondita analisi di vantaggi e svantaggi derivanti dalle diverse e possibili tipologie di società;

preso atto che l'entrata in società di privati prevederebbe periodicamente una spartizione degli utili e non un reinvestimento qualitativamente migliorativo del servizio o la riduzione delle tariffe di utenza,azioni che,invece,potrebbero essere intraprese in caso di gestione affidata interamente ai comuni;

dato che perseguire il progetto in questione significherebbe assumere una posizione di contrasto con la volontà espressa dai cittadini nella sopracitata consultazione popolare;

considerati
-il progetto di fattibilità della società mista tecnicamente non esplicativo ed esauriente,in particolar modo per ciò che concerne gli effettivi vantaggi e/o svantaggi per gli enti locali;

-la mancanza del progetto di fattibilità per la tipologia di gestione “in house” che possa permettere ai sindaci e ai consigli comunali di analizzare e confrontare adeguatamente le 2 possibilità e decidere in maniera obiettiva per quale propendere;

Chiedo:
- se l'amministrazione ritenga che il progetto di fattibilità relativo alla società mista sia effettivamente affidabile al fine di conseguire un'obiettiva analisi degli aspetti tecnici;

- se l'amministrazione sia intenzionata ad esporre domanda affinché venga predisposto un progetto di fattibilità relativo alla società “in house” (azienda speciale o SpA completamente pubblica) in modo tale da effettuare le dovute considerazioni,nonché una comparazione fra le due alternative,dinanzi a un quadro della situazione ben definito

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