lunedì 4 gennaio 2016

Legge di Stabilità 2016: taglio ai Comuni (?), aumento IVA e incremento accise carburanti

    Comma 17. “Al fine di tenere conto dell'esenzione di cui ai commi da 10 a
    16, 53 e 54 del presente articolo prevista per l'IMU e la TASI,
    all'articolo 1 della legge 24 dicembre 2012, n. 228, sono apportate
    le seguenti modifiche:
    a) al comma 380-ter, lettera a), dopo il primo periodo e'
    inserito il seguente: «A decorrere dall'anno 2016 la dotazione del
    Fondo di solidarietà comunale di cui al primo periodo e'
    incrementata di 3.767,45 milioni di euro» e il secondo e il terzo
    periodo sono sostituiti dai seguenti: «La dotazione del Fondo di cui
    al primo periodo e' assicurata attraverso una quota dell'imposta
    municipale propria, di spettanza dei comuni, di cui al citato
    articolo 13 del decreto-legge n. 201 del 2011, pari a 4.717,9 milioni
    di euro per ciascuno degli anni 2014 e 2015 e a 2.768,8 milioni di
    euro per ciascuno degli anni 2016 e seguenti. Corrispondentemente,
    nei predetti esercizi e' versata all'entrata del bilancio statale una
    quota di pari importo dell'imposta municipale propria, di spettanza
    dei comuni. A seguito della riduzione della quota di imposta
    municipale propria di spettanza comunale da versare al bilancio dello
    Stato per alimentare il Fondo di solidarietà comunale, a decorrere
    dall'anno 2016, la dotazione del predetto Fondo e'
    corrispondentemente ridotta in misura pari a 1. 949,1 milioni di euro
    annui».”
Il dispositivo di legge mi pone dinanzi a due possibili interpretazioni.

Questa è una.
L'abolizione di IMU e TASI costa 3miliardi 767milioni 450mila euro.
il Fondo di Solidarietà Comunale (FSC), correttamente, viene incrementato per un pari importo, in modo da costituire un pieno ristoro.
I Comuni registreranno pertanto un'equazione nei loro bilanci: al posto delle due imposte, riceveranno un trasferimento dallo Stato di egual valore.
Il FSC è alimentato da una quota dell'IMU riscossa dai Comuni (a Ponte Dell'Olio il 38,8%) e nel 2015 ha avuto una dotazione totale di 4miliardi 717milioni e 900mila euro.
Come dice il periodo finale del comma 17, siccome i Comuni riscuoteranno l'Imposta Municipale Unica solo su abitazioni signorili, ville e castelli, tale dotazione viene ridotta di 1miliardo 949milioni 100mila euro.
Ma allora, se IMU e TASI me le rimborsano, però mi riducono il FSC, significa che, alla fine, ho subito un taglio di quasi 2 miliardi di euro.

Questa è l'altra.
Il trasferimento statale corrispondente a IMU e TASI è comprensivo anche della quota di IMU versata annualmente per alimentare il FSC e la riduzione di quest'ultimo tiene conto di tale mancato versamento all'erario da parte dei Comuni.
Nella situazione appena descritta, non vi sarebbe alcun taglio.

Auspicando la seconda ipotesi, aspettiamo il bilancio di previsione per avere conferme in un senso o nell'altro.

Passiamo alla questione IVA e accise sui carburanti.
    Comma 6. “Al comma 718 dell'articolo 1 della legge 23 dicembre 2014, n. 190, sono apportate le seguenti modifiche:
    a) alla lettera a), le parole: «di due punti percentuali a decorrere dal 1° gennaio 2016 e di un ulteriore punto percentuale dal 1° gennaio 2017» sono sostituite dalle seguenti: «di tre punti percentuali dal 1° gennaio 2017»;
    b) alla lettera b), le parole: «di due punti percentuali a decorrere dal 1° gennaio 2016, di un ulteriore punto percentuale dal 1° gennaio 2017 e di ulteriori 0,5 punti percentuali dal 1° gennaio 2018» sono sostituite dalle seguenti: «di due punti percentuali dal 1° gennaio 2017 e di un ulteriore punto percentuale dal 1° gennaio 2018»;
    c) alla lettera c), le parole: «700 milioni di euro per l'anno 2018» sono sostituite dalle seguenti: «350 milioni di euro per l'anno 2018».”

La nuova lettera a) stabilisce l'aumento dell'IVA al 10% di tre punti percentuali dal 1 gennaio 2017: arriverà al 13%.
La nuova lettera b) stabilisce l'aumento dell'IVA al 22% di due punti percentuali dal 1 gennaio 2017 e di un ulteriore punto percentuale dal 1 gennaio 2018: arriverà al 25%.
La nuova lettera c) stabilisce l'aumento delle accise su benzina, benzina con piombo e gasolio in misura tale da ottenere maggiori entrate nette di 350 milioni di euro per l'anno 2018.
Sull'ultimo punto non fatevi trarre in inganno dal "700 milioni" che diventa "350 milioni": quella era la previsione della Legge di Stabilità 2015.
Non le abbasseranno, ma le incrementeranno meno.

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